Con modulo specialistico per alcool e polidipendenze

Tipologia di servizio e di utenza

Il servizio si definisce quale centro residenziale funzionante dal lunedì alla Domenica sulle 24 ore, tutti i giorni dell’anno, e prevede attività terapeutico-riabilitative per persone con problemi di tossicodipendenza, alcoldipendenza o polidipendenza (modulo specialistico).

Il centro residenziale prevede una capacità recettiva complessiva di 10 posti residenziali accreditati articolata in:

– 7 posti terapeutico riabilitativi;

– 3 posti di trattamento specialistico per pazienti alcool e/o polidipendenti;

L’utenza accolta è unicamente di sesso maschile

Cio’ che contraddistingue l’utenza che afferisce al centro residenziale, rispetto al centro diurno, è l’assenza di una rete sociale esterna da parte dell’utenza, l’assenza di un alloggio, la richiesta specifica da parte dell’utenza e/o da parte dei servizi invianti di seguire un percorso residenziale.

Sono esclusi dall’accoglienza soggetti con ritardo mentale, soggetti con dipendenza da sostanze psicotrope che presentano acuzie psichiatriche, minori di anni 24, utenti con età superiore ai 50 anni.

Staff Operativo

La struttura è dotata di un’equipe operativa multidisciplinare, rispondente ai criteri di standard regionali. L’equipe della comunità è composta da:

N° 1 psicologo – psicoterapeuta, responsabile di struttura;

N° 5 operatori;

N° 1 infermiere professionale;

N° 1 psichiatra;

N° diversi volontari per i bisogni di trasporto e di sopporto in attività quotidiane agli utenti;

N° 2 custodi di struttura;

Alle figure professionali sopracitate, che compongono l’équipe terapeutica, si aggiungono N. 2 impiegati amministrativi.

Descrizione degli spazi fisici

Piano Terra:

  • Locale soggiorno/svolgimento attività di gruppo;
  • Cucina con annesso servizio igienico e dispensa;
  • Laboratorio per attività ergoterapiche;
  • Palestra/sala TV;
  • Servizi igienici: n° 2 bagni e antibagni con dotazione di wc, un lavabo e una doccia con ausili per portatori di handicap;
  • Sala da pranzo;

Piano Superiore:

  • Stanze utenti;
  • Servizi igienici: n° 2 bagni e antibagno con dotazione di wc, un lavabo e una doccia con ausili per portatori di handicap;
  • Lavanderia e guardaroba n°1;
  • Ripostiglio n° 1;
  • Infermeria con annesso servizio igienico;
  • Ufficio colloqui;
  • Ufficio educatori;
  • Ufficio responsabile di struttura;
  • Ufficio equipe;
  • Stanza operatore notturno con annesso servizio igienico.

Procedura di ingresso nel centro residenziale acquario

La Procedura di Ingresso è la stessa del centro semiresidenziale, sia per quanto riguarda il primo contatto, che i colloqui preliminari d’ingresso, la valutazione del caso in équipe, la presa a carico e il contratto di ingresso, pertanto si rimanda direttamente a quanto già detto in precedenza.

Fase 5 Percorso terapeutico (centro semi-residenziale e centro residenziale)

Il percorso all’interno della comunità è suddivisibile principalmente in tre fasi: Accoglienza/Orientamento, Programma Comunitario, Reinserimento, con una durata indicativa di 18 mesi (3 mesi per la prima fase, 9 mesi per il progetto, 6 mesi per il reinserimento). Saranno le caratteristiche individuali di ogni utente, le risorse interne ed  esterne, le conquiste fatte a modulare i tempi reali del programma.

Va precisato infatti che i tempi delle fasi possono subire una modifica a seconda dei tempi individuali di raggiungimento degli obiettivi, e ciò è in funzione del grado di compromissione della persona all’inizio del percorso terapeutico, del rischio di ricaduto percepito da parte dell’équipe e/o da parte dell’utente, di difficoltà oggettive nella fase di reinserimento: pertanto il tempo complessivo del percorso terapeutico potrà subire una variazione temporale che va dai 18 ad un massimo di 36 mesi; in ogni caso la dilazione del tempo del percorso sarà oggetto di verifiche e monitoraggi con l’Ente inviante.

Prima fase: accoglienza/orientamento (fino al 3° mese)

All’ingresso e fino ad un mese di permanenza in comunità l’utente non potrà ricevere visite da parte di familiari o amici al fine di staccarsi dal proprio ambiente e dalle proprie relazioni e raccogliere l’attenzione su di sé e sul percorso intrapreso, potrà tuttavia ricevere una telefonata settimanale dai familiari e/o figure di riferimento. Dal 1° mese di permanenza in comunità gli utenti potranno ricevere visite in struttura, precedentemente concordate con l’operatore di riferimento, da parte di familiari o amici. (Questo aspetto vale solamente per utenti della struttura residenziale). Tali visite avranno luogo preferibilmente nel weekend e si svolgeranno in presenza dell’operatore di turno e/o del personale volontario. Parallelamente a ciò, l’operatore di riferimento manterrà contatti con la famiglia per aggiornamenti sulla situazione e per fornire ai familiari eventuali indicazioni e supporto.

Gli obiettivi della prima fase, detta di accoglienza/orientamento (3 mesi),sono l’interiorizzazione delle regole fondamentali del programma, la condivisione del quotidiano con gli altri ospiti della struttura partecipanti al progetto, lo smascheramento di comportamenti ambigui e di copertura. Importanti sono le limitazioni (contatti e rapporti esterni, telefono, denaro) che permettono il distacco con ogni ambiente di riferimento esterno. Ciò consente al nuovo ospite di investire ogni sua energia nel progetto individuale ed è il momento in cui si sposta la dipendenza dalla sostanza alla relazione con gli operatori della struttura.

Seconda fase: programma comunitario (dal 4° al 12° mese)

Superata la prima fase, l’obiettivo primario della seconda fase, detta comunitaria (9 mesi) sarà il passaggio dalla dipendenza allo sviluppo delle capacità di individuazione e differenziazione che il percorso individualizzato presuppone. L’elaborazione delle tematiche personali di vita che sottendono la tossicodipendenza potranno essere attuate migliorando l’introspezione e l’ideazione. La capacità di effettuare un esame di realtà, di fare e riformulare progetti, il riconoscimento e l’accettazione delle proprie risorse e limiti, lo sviluppo della capacità di coping, la gestione di esperienze frustranti e dolorose sono i passaggi più significativi.

Terminati i primi tre mesi dall’ingresso, l’educatore sviluppa e concorda con l’utente il progetto individuale con il relativo piano educativo.

In questa fase è possibile sperimentare, parallelamente alla vita comunitaria, alcuni momenti di autonomia all’esterno progettati e condivisi con l’operatore di riferimento e con l’équipe educativa. Dal 7° mese infatti l’utente potrà iniziare delle uscite protette, ossia in affiancamento a persone fidate e precedentemente valutate dall’équipe, frequentando gruppi di auto-aiuto rispetto alla propria patologia (ad esempio Alcolisti Anonimi o CAT per gli utenti con problemi di dipendenza dall’alcol), associazioni sportive, culturali, ecc..

Dal 10° mese di comunità, se l’équipe valuterà l’utente idoneo, inizierà la sua fase di reinserimento sociale attraverso uscite autonome (fino all’11° mese un’uscita settimanale, dall’11° mese due mese uscite settimanali), concordate con l’operatore di riferimento, che abbiano una finalità significativa rispetto al tipo di percorso e di reinserimento previsto per l’utente.

Per quanto riguarda i rapporti con la famiglia, durante tale fase l’utente manterrà contatti telefonici con i familiari, continuerà a ricevere le loro visite e dal 7° mese, potrà uscire con loro durante la loro visita; tali visite saranno oggetto di monitoraggio e verifica da parte dell’operatore.

Dal 10° mese, se le uscite precedentemente effettuate con la famiglia avranno avuto esito positivo, e dato il parere favorevole da parte dell’équipe e del Servizio inviante, sarà possibile concordare con l’utente e i familiari dei rientri a casa a cadenza mensile.

Gli utenti semiresidenziali invece, manterranno per l’intera durata del percorso le loro relazioni con l’esterno. Tali relazioni verranno comunque sostenute, supportate e se necessario mediate dall’operatore di riferimento.

Terza fase: reinserimento (dal 13° al 18° mese)

La fase di reinserimento sarà quindi incentrata sullo sviluppo di interessi esterni alla comunità e sulle problematiche relative alla separazione ed autonomia. Durante questa fase gli utenti dovranno dare capacità di programmazione e realizzazione di obiettivi autonomi finalizzati all’inserimento sociale e lavorativo (sapersi destreggiare nelle varie agenzie territoriali, sapere in quali uffici comunali richiedere documentazione, ecc.) L’equipe valuterà la fine del programma e le modalità degli interventi di supporto e/o consulenza per l’effettivo reinserimento dell’utente, individuando per ognuno le opportunità più idonee e realizzabili.

Ad un anno dall’ingresso,se saranno state superate positivamente le fasi precedenti,  l’utente potrà iniziare a cercare lavoro, o rientrando nel proprio territorio di origine, anche prevedendo il passaggio ad un’altra struttura, oppure direttamente nel territorio mantovano.

Tale fase prevede:

-Reinserimento sociale. Il reinserimento sociale, già iniziato nella fase precedente dal decimo mese di comunità, verrà in quest’ultima fase ampliato, per gli utenti accolti nel centro residenziale, favorendo una sempre maggiore autonomia nello sviluppo e consolidamento delle proprie risorse personali e un graduale e sempre più ampio recupero dei contatti con la famiglia attraverso rientri a casa che gli permettano di risperimentarsi nell’ambiente di origine arricchito dal lavoro svolto su di sé fino a quel momento.

-Reinserimento lavorativo. Verranno individuati gli interessi e le competenze lavorative dell’utente e favorita una sua flessibilità e apertura rispetto al lavoro ricercato, alle richieste orarie da parte di un eventuale datore di lavoro nonché alla retribuzione economica.

Modulo per alcolisti e/o polidipendenti

La struttura accoglie utenti con la seguente caratteristica:

– diagnosi di dipendenza da più sostanze (polidipendenza)

– diagnosi di dipendenza da alcool

La struttura non accoglie soggetti in stato di dipendenza attiva da sostanze e/o da alcool per il quale è necessario un preventivo ricovero di disintossicazione.

Modalita’ dell’invio

La modalità dell’invio e la successiva procedura d’ingresso rimane sempre la stessa di tutti gli utenti gli altri utenti accolti nel centro residenziale.

Tuttavia nel caso di utenti alcolisti si potrebbe rendere necessario un preliminare periodo di disintossicazione dall’alcool e di stabilizzazione clinica presso una clinica/reparto ospedaliero prima di poter entrare in comunità, ciò allunga i tempi tra i colloqui di valutazione del caso e la successiva presa in carico dell’utente.

Programma terapeutico

Il programma terapeutico per gli utenti alcolisti e/o polidipendenti è sostanzialmente uguale a quello già precedentemente delineato, di tutti gli altri utenti del centro residenziale con alcune differenze per quanto riguarda:

1)         alcuni obiettivi del progetto terapeutico;

2)         i tempi di raggiungimento degli obiettivi.

Nella prima fase di accoglienza è fondamentale l’osservazione ambientale e diagnostica. Attraverso colloqui educativi, psicologici e psichiatrici verranno raccolte informazioni rispetto alla storia della poliassunzione e/o dell’alcolismo al fine di delineare un quadro più chiaro e specifico sulle caratteristiche di personalità dell’utente. In tale fase risulta importante il sostegno dell’utente rispetto al craving per alcol e sostanze. Si procederà in tal caso sia con un sostegno farmacologico se ritenuto necessario, sia con un sostegno psicologico al fine di comprendere cosa sta succedendo, cosa ha portato l’utente all’abuso, cosa ha sostenuto tale comportamento e quali sono le risorse che può mettere in atto per uscire dai circoli viziosi che fino a questo momento lo hanno caratterizzato.  Nel caso in cui l’utente stia assumendo l’alcover si procederà con un suo progressivo scalaggio.

Nella seconda fase di comunità, oltre al lavoro svolto sull’utente dal punto di vista educativo e psicologico e al lavoro svolto sulla famiglia, dal 7° mese di comunità si potrà valutare l’inserimento dell’utente con problema di alcolismo all’interno di gruppi di supporto quali il CAT e gli alcolisti anonimi, come anche  all’interno di associazioni sportive, culturali ecc; tutte queste attività indicate vanno considerate come uscite protette in quanto previste con l’accompagnamento da parte del personale dei gruppi di auto-aiuto oppure di persone di fiducia (familiari, amici, ecc…). Trascorsi 9 mesi, se ottenuta valutazione positiva da parte dell’equipe, l’utente potrà iniziare le uscite autonome. Le uscite dovranno essere concordate con l’operatore di riferimento e al fine di renderle più sicure ed evitare ricadute si valuterà l’inserimento dell’etiltox in terapia. Le uscite rappresentano il primo passo nel recupero del contatto con il mondo esterno che, grazie al supporto con l’equipe, dovrà essere gestito nel migliore dei modi, supportando l’utente nei momenti di difficoltà e favorendo l’attivazione delle sue risorse.

Nella  terza fase di reinserimento si procederà, come precedentemente evidenziato, con il reinserimento lavorativo e sociale dell’utente. Per quanto riguarda gli utenti alcolisti con una storia di cronicità i tempi di raggiungimento degli obiettivi di recupero e autonomia possono essere più lunghi poiché la loro compromissione nelle varie aree può essere maggiore. Per tale motivo, la durata del loro percorso terapeutico può superare i 18 mesi, fino ad un massimo di 36 mesi complessivi.

Nel caso in cui il programma terapeutico superasse i 18 mesi l’utente transiterà per la prosecuzione del percorso terapeutico dal servizio specialistico a quello non specialistico, con la definizione di un nuovo piano educativo individualizzato.

Attività settimanali della comunità residenziale

DAL LUNEDI’ AL VENERDI’

07.30 Sveglia e pulizia personale

08.00 Colazione

08.30 Somministrazione terapie farmacologiche

09.30 Gruppo educativo

Dalle ore 10.15 alle ore 12.30 Pulizie, manutenzioni, cura del verde, attività ergoterapiche

Dalle ore 10.15 alle ore 13 colloqui educativi, psicologici, psichiatrici

13.00 Pranzo

13.30 Somministrazione terapie farmacologiche

Dalle 14.30 alle 17.30 Attività ergoterapiche/attività terapeutiche/attività culturali/attività sportive/ attività ricreative (es. pulizia straordinaria della cucina, laboratorio assemblaggio fusibili, cinematerapia, mindfullness, gruppo psicoeducativo, colloqui educativi e psicologici, attività sportive, biblioteca, visite culturali, uscita per spese personali, ecc…)

16.30 Pausa caffè e tè

17.30 Pulizia personale e sistemazione effetti personali

18.00 Somministrazione terapie farmacologiche

19.00 Telefonate ai familiari

20.00 Cena

20.30 TV

23.00 Riposo

SABATO E DOMENICA

8.30 Sveglia e pulizia personale

9.00 Colazione

9.15 Pulizie, manutenzioni, cura del verde

10.00 Somministrazione terapie farmacologiche

10.30 Gruppo educativo

11.00 Pulizie, manutenzioni, cura del verde e della serra

13.00 Pranzo e pausa

14.00 attività ludico/ricreative/culturali con l’operatore

16.30 Pausa caffè

17.00 Somministrazione terapie farmacologiche

18.00 Pulizia personale e sistemazione effetti personali

20.00  Cena

20.30 TV

23.00 Riposo