Cosa portare in struttura

​All’ingresso in comunità è previsto che l’utente porti con sé:

  • Prodotti per l’igiene personale (collutorio e dopobarba SENZA alcool), ciabatte da camera e per doccia, salviette e accappatoio;
  • indumenti di stagione, indumenti da lavoro;
  • Corredo da letto (facoltativo);
  • Contenitore chiuso per i panni da lavare, bacinella per panni da stendere;
  • Sigarette/tabacchi per almeno 1 settimana. Sigaretta elettronica con ricariche (non è possibile l’acquisto di quest’ultima in comunità, quindi premunirsene preventivamente all’ingresso oppure se ne dovranno occupare i famigliari);
  • Piani terapeutici e relative prescrizioni farmacologiche e scorta di farmaci a copertura di almeno due settimane di permanenza in struttura;
  • Documentazione sanitaria pregressa e recente, tessera sanitaria ed eventuali esenzioni;
  • Documenti anagrafici (carta d’identità, patente di guida)
  • Documentazione giuridica-legale se presente;
  • Denaro contante sufficiente per le necessità di un mese. Segue la produzione di una ricevuta, da parte della struttura, intestata a chi elargisce la somma per il proprio congiunto. Mensilmente viene prodotta dall’amministrazione una lista riportante tutte le entrate e le uscite nel dettaglio e consegnata all’utente;
  • Al fine di fornire denaro all’utente durante il percorso, sono ammessi le seguenti modalità: ricarica su poste-pay, versamento sul conto corrente della persona, vaglia postale.
  • Eventuali poste-pay o bancomat che vengono conservati nella cassaforte della comunità in buste chiuse nominative e il cui PIN rimane solo ed esclusivamente in possesso e a conoscenza dell’utente intestatario.
  • E’ fortemente sconsigliato portare oggetti di valore in comunità, la quale, viceversa, declina ogni responsabilità rispetto all’eventuale smarrimento, furto o danneggiamento.

Contatti con la famiglia

​Sono previsti contatti telefonici settimanali  già dalla prima settimana di permanenza a meno che l’utente esprima il desiderio di un’interruzione momentanea dei rapporti con i familiari. Gli appuntamenti sono in giorni ed orari fissi per una durata complessiva di 15 minuti.

Le telefonate sono assistite dall’operatore e ciò solitamente accade fino al 9 mese; dal 9 mese in poi l’utente, previo consenso dell’equipe, può utilizzare il proprio cellulare personale acquistando una nuova scheda telefonica e selezionando i numeri da inserire in rubrica con l’operatore di riferimento. E’ a discrezione dell’utente la scelta di gestione del tempo della telefonata in base ad una selezione, fatta all’ingresso assieme all’operatore di riferimento, delle persone che intende contattare.

Dal nono al dodicesimo mese l’utilizzo del cellulare sarà concesso dalle ore 13.30 alle ore 18.30. Dal dodicesimo mese in poi, se avranno avuto il permesso di uscire autonomamente, non ci saranno limitazioni di tempo.

I familiari possono contattare l’operatore di riferimento per avere aggiornamenti in merito al proprio congiunto a cadenza mensile previo consenso da parte dell’utente.

L’operatore di riferimento  previo consenso da parte dell’utente contatterà i familiari qualora sia necessario per comunicare: situazioni di estremo malessere, eventuali ricadute, episodi di aggressività auto ed eterodiretta, ricoveri ospedalieri, interruzione o sospensione del programma terapeutico, confronto per rientro programmato in famiglia, per avere informazioni di tipo sanitario/amministrativo/giuridico/legale. Inoltre l’operatore di riferimento contatterà i familiari per comunicare necessità economiche del congiunto per sostenere spese sanitarie e personali dal momento che quest’ultima è una delle condizioni per l’ingresso e la permanenza dell’utente in comunità.

A questo proposito le spese a carico del congiunto sono per:

  • Sigarette/tabacchi/filtri/cartine/ricariche sigaretta elettronica;
  • Prodotti per l’igiene personale;
  • Lettere ed affrancature per corrispondenza;
  • Tempo libero individuale;
  • Pratiche amministrative (richiesta di copie di cartelle cliniche, documenti di identità/patente…);
  • Spese per corsi di formazione;
  • Spese mediche non a carico del SSN;
  • Farmaci non a carico del SSN;
  • Abbigliamento,
  • Ricariche telefoniche.

E’ possibile spedire vaglia che siano intestati all’utente ma MAI alla struttura.

E’ possibile spedire pacchi postali contenenti beni alimentari, abbigliamento, libri ecc.. previo accordo con l’operatore di riferimento.

A richiesta dei familiari e/o degli operatori della struttura è possibile fissare degli incontri, che si terranno in struttura, in cui si aggiornano i congiunti rispetto al percorso terapeutico dell’utente ed in cui si può aprire un confronto sui momenti di incontro/rientro in famiglia, sulle eventuali conflittualità e sulle problematiche riscontrate. Quando è possibile presenzierà anche la dott.ssa Stizzoli per dare il proprio contributo agli incontri.

È possibile, inoltre, che venga richiesto un incontro con i familiari a conclusione di un incontro di rete tra i Servizi, al fine di dar loro un rimando complessivo sull’andamento del percorso terapeutico.

Il sabato e la domenica, per questioni logistiche/organizzative è possibile fornire solo rimandi sintetici.

​Rientri a casa

  • I rientri in famiglia sono previsti dal nono mese di percorso, dopo valutazione dell’equipe terapeutica e del Sert/Smi inviante, una volta al mese.
  • Possono aver luogo dal 6° al 9° mese, durante la giornata di uscita non sarà consentito l’utilizzo del cellulare, né la navigazione su internet e nè allontanarsi dai familiari in autonomia. La  terapia farmacologica è affidata ai familiari.
  • Dal nono al dodicesimo mese il soggiorno a casa prevede anche 1 pernottamento.
  • Dopo il dodicesimo mese il soggiorno a casa prevede 2 pernottamenti.

Durante i soggiorni a casa la terapia farmacologica è affidata all’utente stesso o ad un familiare; è obbligatorio attenersi alle prescrizioni mediche rilasciate dalla comunità.

L’utente non deve assumere bevande alcoliche né bevande energizzanti. E’ consigliabile che anche i familiari abbiano l’accortezza di esimersene, o, nel caso, di farlo con estrema discrezione (es. non portare il vino a tavola). Nei casi in cui l’utente assume farmaci avversivanti (es. Etiltox) fare attenzione che i cibi non prevedano nella preparazione  uso di alcol.

Durante i rientri a casa sono permesse uscite autonome dell’utente, se concordate con l’operatore di riferimento, in particolare si focalizza l’attenzione sulle frequentazioni dell’utente.

Nel caso di difficoltà comportamentale o conflittualità i familiari hanno possibilità di telefonare in comunità per segnalazione e per avere indicazioni sulla gestione della situazione emergenziale.

Nei giorni successivi al rientro in famiglia l’operatore di riferimento contatterà i familiari per avere una verifica sull’andamento dell’incontro.

Visite in struttura

Le visite di familiari o di persone significativamente vicine all’utente  sono consentite una volta al mese dopo il 1° mese di permanenza in struttura. Dal 2° al 6° mese le visite sono consentite nei giorni di sabato e domenica dalle 14.00 alle 17.30 e preventivamente concordate con l’educatore di riferimento, solo in casi eccezionali e autorizzati dallo stesso le visite possono svolgersi in giorni e orari diversi.

Si prevede un’eccezione per gli utenti con figli minori per cui la frequenza degli incontri può essere maggiore (ogni 15 giorni dopo il 6° mese) e comunque concordata con l’equipe, anche in virtù della presenza di eventuali decreti del tribunale.

Le visite si svolgeranno all’interno della comunità, nello spazio dedicato. Tale spazio è attrezzato per la presenza di minori, i quali non possono, per ragioni di sicurezza e tutela, soggiornare in altri spazi comuni della struttura. E’ vietato soggiornare nelle camere dei ragazzi.

Dal 7° al 9° mese di permanenza in comunità gli incontri possono svolgersi all’esterno della struttura. Restano invariati i giorni di visita, mentre gli orari verranno concordato di volta in volta con l’operatore di riferimento. È possibile uscire dalla struttura prima dell’arrivo dell’educatore mentre il rientro deve avvenire in sua presenza.

Regolamento per le visite

  • E’ necessario che i parenti che accedono alla struttura, si palesino all’operatore in turno sia all’arrivo che alla partenza.
  • Prima dell’incontro mensile il familiare concorda con l’operatore di riferimento quali eventuali oggetti verranno portati per il proprio congiunto. Tali oggetti verranno consegnati all’operatore in turno che provvederà al controllo e allo smistamento, in caso di denaro verrà rilasciata ricevuta.
  • E’ consentito introdurre in struttura beni alimentari preventivamente concordati con l’operatore di riferimento. Questo per evitare il rischio di assunzione di alimenti o bevande inadeguate rispetto a patologie in atto (es. diabete) da parte del proprio congiunto o di altri utenti con cui potrebbe condividerli.
  • Durante le visite è proibito consentire l’uso di cellulari o altri dispositivi che consentano una connessione con l’esterno per gli utenti che non hanno ancora raggiunto i 9 mesi di percorso comunitario.
  • Durante le visite non è consentito fornire al proprio congiunto o ad altri utenti farmaci di qualsiasi natura ( farmaci da banco, farmaci fitoterapici, farmaci omeopatici e collutorio con alcool).
  • Durante le visite è espressamente vietato introdurre cibi o bevande contenenti alcool e bevande energizzanti.
  • E’ assolutamente vietato soffermarsi nelle camere degli accolti. La struttura offre opportuno spazio dedicato agli incontri; in modo particolare tale spazio è attrezzato anche per l’accoglienza di minori.
  • E’ vietato regalare ad altri utenti presenti in comunità beni materiali quali ad esempio cibo, bevande, denaro, sigarette, indumenti, ecc.
  • E’ possibile festeggiare in una dimensione di gruppo il compleanno del proprio congiunto, condividendo con gli altri utenti cibi e bevande, solo previo accordo con l’operatore di riferimento.
  • Non è possibile ospitare durante le visite cani o altri animali.
  • Se l’incontro si svolge fuori dalla comunità l’utente che non ha superato i 9 mesi di percorso deve rimanere sempre in presenza dei congiunti. Nel caso di difficoltà di gestione o di conflittualità telefonare in comunità all’operatore in servizio o parlargli immediatamente al rientro per segnalazione e per affrontare insieme la situazione.